Voglio condividere con te una ricerca che ho trovato affascinante e di grande ispirazione: un caso studio che dimostra che esistono le eccezioni e che nulla è impossibile, oltre che un esempio da maestro in ambito imprenditoriale, di marketing e di performing arts.
Troverai in questa case History Disney una grande eccezione per cui per la prima volta uno spettacolo teatrale sia arrivato a guadagnare più della nuova saga di Star Wars, per la bellezza di 8 miliardi di dollari in tutto il mondo: The Lion King.
Il cinema si è trovato a svolgere un ruolo molto affine a quello del teatro, ma lo spettacolo dal vivo al contrario del cinema non è tecnicamente riproducibile, è intangibile, irripetibile non durevole e prevede la partecipazione contestuale del pubblico nella fase di erogazione. Per questo i più famosi economisti hanno sempre ritenuto che fosse quasi impossibile renderlo un business profittevole. Vedremo in questo libro che non è sempre così.
Il business Disney nasce dal grande sogno di un uomo che si è costruito da solo e che tra mille sacrifici ha tirato su un’azienda familiare che ha rivoluzionato il mondo del cinema e del business a partire dai lungometraggi animati per continuare con tutto il mondo dei media. Ad oggi è arrivata ad essere il 2° conglomerato al mondo dopo Comcast, ritornando a produrre storie e prodotti di qualità con acquisizioni sempre più costanti di materiale creativo, tecnologico e istituzioni che vanno da Marvel a Twenty Century Fox.
“Sinergia Disney” è la frase tipicamente usata per descrivere il massimo nelle attività cross-promozionali”, descritto come la sincronizzata interazione delle risorse di una compagnia per dar forma a qualcosa di più importante rispetto al totale delle parti individuali.
In questo libro entreremo nel dettaglio delle divisioni Disney per comprendere appieno il significato di questa famosa sinergia.
La Disney Theatrical Productions organizza eventi di spettacolo dal vivo per un pubblico mondiale di oltre 19 milioni di persone in più di 50 nazioni, producendo e concedendo licenze per i musical di Broadway nel mondo, ma anche altri musical di successo al di fuori di Broadway.
Ne analizzeremo 9 produzioni, per lo più trasposizioni da film a spettacoli dal vivo, per identificarne punti di forza e di debolezza, target e profitti.
Da questi spettacoli vengono richiamate le famiglie già a conoscenza delle storie raccontate dall’azienda negli anni, ma anche pubblici più affini al teatro, diversi a seconda della storia raccontata (es. Mary Poppins attira gente più matura), accomunati dalla lotta per riempire i posti nei giorni feriali e nell’ultima settimana dell’anno. Per attrarli la cosiddetta sinergia Disney si espande anche nel settore teatrale, con non poca sorpresa di Broadway. Si fregia di partnership e sponsorship con grandi aziende, merchandising, pubblicità televisive, sugli autobus, biglietti in busta, DEM, influencer marketing, contenuti sui social, pubblicazioni di album musicali, e chi più ne ha più ne metta.
Concentrandoci sul caso di maggior successo “Il Re Leone” e quello di maggior insuccesso “Tarzan” vedremo che la magia del teatro si sviluppa grazie all’immaginazione che va stimolata. È il motivo per cui spesso si ritiene che i libri siano meglio dei loro corrispettivi film.
Questo è solo uno dei motivi che hanno portato questo tipo di prodotto al successo. Leggi il libro fino in fondo per scoprirli tutti.
Questo libro è dedicato a tutti coloro che non si arrendono davanti alla parola “impossibile”, che cercano ispirazione in storie di successo come appunto questa della Disney.
Possono identificarsi in un qualsiasi momento storico che abbia già vissuto la Disney e trovare ispirazione per il proprio business e motivazione del creare profitto anche lì dove non si direbbe possa esserci
Professionisti e creativi che sono in cerca di idee e che hanno bisogno di pensare “out of the box”, in sinergia con tutte le aree di un business, osando e testando il più possibile, anche rischiando di sbagliare.
Perché possano toccare con mano che il deficit del settore teatrale non è per per sua natura quasi giustificato e per avere degli spunti per continuare a supportare il business teatrale in modo innovativo e profittevole anche in Italia.
Originaria di Brindisi, classe ’90. Laureata in Economia e Gestione dei Beni Culturali e dello Spettacolo presso la Cattolica di Milano, con tesi in storia del cinema e marketing.
Dopo un’esperienza in PwC a contatto con grandi multinazionali in Italia e all’estero, si è specializzata in strategie e produzione di contenuto per il marketing, divenendo online product manager e responsabile dell’area video in Alfio Bardolla Training Group.
“Che miracolo sarebbe se le grandi aziende che rappresentano quelle icone giungessero alla conclusione, come ha fatto in questo caso Disney, che la prosperità commerciale autorizza – e obbliga persino – il rischio culturale.”
– New York Times –
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